"Con il 1700 sul lago arriva finalmente la pace. Fioriscono le grandi ville nobiliari e l'aristocrazia europea trova nel Lario il luogo ideale per i propri periodi di villeggiatura."
Nel 1625 arrivò da Venezia un certo Gramolin, maestro costruttore navale, seguito da un buon numero di operai, chiamati arsenalotti, che portarono sul Lario tutto il sapere e l’esperienza della cantieristica veneta per contrastare il potere navale degli spagnoli sul lago.
Nel 1790 poi, arrivata finalmente la pace, un'altra famiglia di arsenalotti veneziani arrivò sul lago per aprire il loro cantiere. Erano i Taroni. Nel manifesto pubblicitario garantivano di poter costruire ogni genere di barca, avendo acquisito l’arte presso l’arsenale di Venezia, sotto la direzione del celebre conservatore dei pubblici modelli, Angelo Albanese.
I Taroni iniziarono a costruire le gondole veneziane per il ricco mercato delle ville comasche, adattando lo scafo alle acque mosse del lago. Con gli anni divennero i più abili costruttori di motoscafi per trasporto passeggeri.
Il vecchio cantiere Taroni costituì una specie di scuola in cui si formarono i fondatori dei più fiorenti cantieri esistenti oggigiorno sul lago. Cranchi, Mostes, Abbate, sono alcuni dei nomi tra quelli che pare abbiano appreso presso il cantiere Taroni l’arte di costruire barche.
Lario
Tutta la classe e l'eleganza costruttiva dei Taroni sono ben evidenti in questo splendido motoscafo, portato anche all'expo universale di Bruxelles nel 1910.
La Besanina
La curiosa storia della barca Besanina, del suo proprietario e della sua eccentrica moglie.
Villa Passalacqua
I vaporetti di Villa Passalacqua, storica dimora che ospitò Napoleone Bonaparte e ispirò le musiche di Vincenzo Bellini