"Le barche raccontano delle meravigliose ville comasche e delle Casate che nei secoli soggiornavano sul lago di Como.
Nel ‘700, sul Lago di Como, nascono le prime lussuose ville e con esse l’esigenza di barche da passeggio e di casata.
La gondola veneziana rappresentava all’epoca un vero e proprio status symbol, navigavano gondole sul Tamigi, sulla Senna e nei canali di tutta Europa, fino a San Pietroburgo.
Non è diffIcile credere che, sin dal ‘700, i Signori del Lario facessero a gara per possedere la barca da diporto più bella e la gondola veneziana sembrava la più adatta ad appagare questo desiderio di eleganza e prestigio.
I maestri d’ascia lariani erano abilissimi costruttori di barche da guerra, da trasporto e da lavoro, ma inesperti in barche per Signori; gli aristocratici preferirono difatti rivolgersi ai raffInati maestri d’ascia veneziani, tra i quali spiccava Ferdinando Taroni.
Dai registri comunali di Carate Lario risulta che i Taroni fossero già proprietari di terreni sul lago fin dal 1270 e poi, per ragioni sconosciute, si trasferirono a Venezia intorno al 1400, dove appresero la nobile arte navale presso gli arsenali della Serenissima.
Considerata quindi la crescente richiesta e le grandi possibilità offerte dal mercato comasco, i Taroni decisero per un definitivo ritorno sul Lago di Como e nel 1790 aprirono il loro cantiere nel paese d’origine, Carate Lario.
Il loro manifesto pubblicitario recitava:
Si offre alla costruzione di ogni genere di barche per laghi fiumi e laghetti nei giardini, tanto comuni quanto eleganti, avendo a tal uopo appreso le opportune cognizioni nell’arsenale di Venezia sotto la direzione del celebre conservatore Angelo Albanese.