Un gioiello della tecnologia italiana, un aliscafo che accompagnato la vita di molti lariani negli ultimi 30 anni.
Aliscafo Freccia dei Gerani
Cantieri Rodriquez (ME)
Anno Varo:1977
Dimensioni
Lunghezza: 22,00 mt
Larghezza: 4,80 mt
Dislocamento: P.C. 32 t
Stazza Lorda: 60 t
Posti a Sedere: 80
Equipaggio: 3
Apparato motore
Costruttore: Daimler MTU
Modello: 1 motore singolo 12 V 493 Ty 71
Potenza Unitaria: 1350 CV
Combustibile: Nafta
Propulsione: 1 Elica Fissa
Velocità: 67,50 km/h
Costruiti dai Cantieri Rodriguez di Messina, Gli aliscafi RHS70 sono un’evoluzione stilistica e tecnica dei Rodriguez PT20, che a loro volta sono uno upgrade dei PT10 Supramar.
I PT 10 Supramar sono la versione civile degli aliscafi bellici prodotti in Germania durante il Secondo conflitto mondiale.
Il primo RHS70 ad arrivare sul nostro lago, nel 1974, fu il Freccia delle Betulle seguito dal Freccia delle Gardenie nel 1974.
Freccia dei Gerani arrivò per ultimo, nel 1995, ma divenne subito uno dei mezzi più utilizzati sulla tratta Como - Colico.
Destinati ai laghi dell'alta Italia, furono prodotti in due scaglioni di tre unità ciascuno (un'unità per lago): alla nostra Freccia delle Betulle corrisposero la Freccia delle Camelie(1974) sul Maggiore e la Freccia del Benaco (1974) sul Garda, trasferita poi nel 1995 sul lago Maggiore e ribattezzata Freccia delle Ortensie. Alla Freccia delle Gardenie corrisposero invece la Freccia delle Magnolie(1976) sul lago Maggiore, e la Freccia dei Gerani (1977) sul Garda, poi trasferita sul Lario nel 1995.
I nuovi RHS70, rispetto ai PT20, migliorano idrodinamica e prestazioni.
Montano un motore MTU 12 V 493 Ty71 da 1350cv accoppiato a un'elica fissa. Raggiungevano una velocità di punta di 67.50km/h.
Semplici nella linea e negli allestimenti, dopo 50 anni risultano ancora moderni nella linea.
Gli RHS70 mostrano una linea più moderna rispetto agli antichi PT20, con profili più squadrati e finestrini più ampi a forma di parallelogramma. Gli interni riprendono lo schema generale della serie PT20, ma si caratterizzano per un allestimento leggermente più accurato e una miglior insonorizzazione.
Quale futuro per il Freccia?
E' stato fatto un grandissimo sforzo per salvare la
Freccia dei Gerani dalla demolizione. Ora è a dimora, custodito negli spazi del
Museo Barca Lariana ed è pronto a cominciare una nuova vita.
Il primo passo sarà quello dell' esame dello stato di conservazione dello scafo e degli interni e lo studio di fattibilità del cambio di utilizzo della Freccia.
L'obiettivo finale sarà trasformare l'aliscafo in uno spazio multimediale, sempre fruibile presso il Museo.
Sarà questo il nuovo modo di vivere la Freccia, l'occasione per sedersi ancora sui suoi sedili e per offrire al territorio uno spazio pubblico di cultura.