Il papà del Bettega ha iniziato a costruire per proprio conto alcuni Batèi e Navètt nei primissimi anni del 1900. 
Aveva imparato il mestiere dai dai Riva di Laglio, suoi cugini.
Tornò poi a Dorio paese di origine di tutti i Bettega e dove c’era la sostra vegia, gestita dallo Zio.
Qui iniziò a lavorare, fin da bambino, anche Bettega figlio (Andrea), che appena terminata la scuola si fermava al cantiere per aiutare a tenere botta e a piegare i cerchi; tutto questo contro le ire dalla nonna che lo voleva a casa a riposare e fare i compiti di scuola.
Papà Bettegà morì nel 1942 e figli hanno continuato il lavoro del padre costruendo lancette, dinghy e le lucie di mogano. Avevano già abbandonato chiodi e cucitura tradizionale a favore del fasciame sovrapposto all’inglese. 
La Nav del Vitali di Bellano esposto in museo  è stato costruito dai fratelli Bettega.
Hanno anche rifatto i ponti dei battelli Patria e Concordia, un lavoro lungo e faticoso perché bisogna colare il catrame lungo tutti i listelli di teak del ponte.